LA BIOTEKNA MARCON LANCIA "200 X L'ITALIA"
14 Giugno 2020C’è chi ha paragonato questa piaga ad una guerra e come succede in tempo di guerra, anche lo sport si è fermato. Questa guerra andava combattuta limitando al minimo indispensabile i contatti tra persone, rimanendo confinati il più possibile nelle proprie abitazioni e, qualora costretti a muoversi, indossando specifici presidi di protezione individuale atti a scongiurare la diffusione del virus.
Giorni e mesi vissuti con ansia nell’incertezza del futuro. Costretti a cambiare drasticamente abitudini e stili di vita. Tutto fermo come in un incantesimo. Gli atleti però sono persone speciali. In quasi 100 giorni di stop hanno fatto di necessità, virtù.
Costretti a casa, non sono rimasti con le mani in mano, ma hanno curato aspetti della preparazione fisica che solitamente sono marginali. Il periodo di lockdown ha offerto anche la possibilità di rinforzare la forza psicologico, pensando costantemente alla ripresa della vita normale, alla ripartenza delle attività ordinarie. Piano, piano sono stati concessi allenamenti individuali in prossimità di casa, nel famigerato raggio di 200 metri e poi finalmente anche negli impianti sportivi con regole ben precise e ben distanti da ciò che era concesso in passato.
La perseveranza e la tenacia dell’uomo hanno fatto perdere forza al Covid-19. L’arrivo della primavera è apparso come un lento risveglio dal letargo.
Ciò che mancava ancora nell’impossibilità di organizzare gare, era l’aspetto ludico dello sport, garantito dal confronto tra atleti o dalla condivisione di un obiettivo comune. Particolari fondamentali per offrire all’atleta quella condizione psicologica che gli permette di affrontare i sacrifici e i disagi che in allenamento gli permettono di crescere passo dopo passo.
In Atletica BioTekna, il vicepresidente Max Bedendi, ha pensato e suggerito di “rieducare” i propri atleti all’attività più dinamica nel rispetto delle vigenti normative, proponendo una serie di staffette virtuali. Le iniziative dovevano essere aperte a tutti i propri tesserati e dovevano guidare l’atleta ad affrontare delle prove cronometrate per step su distanze progressivamente crescenti.
L’idea era quella di seguire una sequenza del tipo 1.000 m – 5.000 m – 10.000 m. Ogni atleta doveva coprire da distanza prevista, certificando il risultato cronometrico ottenuto, attraverso una semplice foto del display del proprio cronometro.
Invece di proporre una gara, che dopo mesi di stop non si sarebbe prestata come formula rieducativa dei meccanismi dinamici e psicologici, è stato pensato di coinvolgere gli atleti perseguendo un obiettivo comune attraverso una formula a staffetta. All’Interno di ogni singola proposta ogni atleta, offrendo il proprio contributo, avrebbe avuto anche l’opportunità di confrontarsi con gli altri partecipanti. L’idea era quella di rivolgersi poi anche ai velocisti e proporre una formula simile con frazioni da 200 metri alla portata anche delle categorie giovanili.
200 metri che nell’atletica che conta, per l’Italia hanno fatto la storia con Livio Berruti prima e Mennea poi; 200 metri che nel periodo di lockdown, nel Veneto, hanno rappresentato la distanza massima da casa, concessa ai runners per allenarsi all’aperto.
È stata pubblicata quindi sul sito di Atletica BioTekna la prima proposta. Una staffetta per rievocare la distanza maratona 42 atleti che dovevano coprire 1.000 metri ciascuno più un ultimo atleta che doveva completare l’opera correndo i 195 m “finali”. La proposta non è passata inosservata ad Annamaria Pisani, tecnico di Atletica BioTekna che opera nella capitale anche come collaboratore e responsabile tecnico della società asd Kronos che ha proposto subito di poter dare vita ad un evento in parallelo a Roma. Il presidente di ASD Kronos Alberto Villa ha accolto al volo l’opportunità e scatenato l’entusiasmo dei tesserati Kronos.
L’esito più che positivo di questa prima proposta, ha immediatamente trasformato la seconda proposta della scaletta stilata da Atletica BioTekna in (5 km) in una staffettona condivisa in cui 100 atleti (50 BioTekna e 50 Kronos) avrebbero dovuto correre una frazione da 5 km ciascuno fino a coprire la distanza di 500 km che intercorre tra Venezia e Roma. Il 2 giugno festa della Repubblica è andata in scena una vera e propria festa, apparsa come un inno alla ripartenza dell’atletica e di rinascita di due città pesantemente colpite dal lockdown Covid. I fotogrammi e i filmati dell’evento sono stati raccolti da Igor Biasuzzi consigliere Atletica BioTekna, Enrico Dal Compare e piacevolmente montati in un filmato da Sandro Di Giuseppe che ha regalato emozioni.
La manifestazione ha saputo raccogliere il plauso del Presidente della Regione Veneto. Atletica BioTekna con queste iniziative ha dato vita ad una raccolta fondi a favore della regione Veneto per la lotta al Covid 19.
Il supporto tecnico (già presente dal primo evento) garantito da Matteo Scanzano, webmaster Kronos, con la collaborazione di Valeria Accili e Arianna Latini ha permesso alle due società di continuare a lavorare e confezionare un prodotto “200 x l’Italia” a cui prenderanno parte diverse società dislocate su tutto il territorio nazionale.
Distanti, ma vicini. È proprio il caso di dirlo. Lo sport elimina barriere e distanze.
All’evento potranno partecipare gli atleti di tutte le categorie che vorranno cimentarsi sulla distanza dei 200 metri. La piattaforma informatica predisposta da Matteo Scanzano permetterà di gestire tutto in modo centralizzato e senza usare carta: mandare gli inviti, raccogliere i tempi ottenuti dai partecipanti, e decretare i vincitori.
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